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"AND, IN THE END, THE LOVE YOU TAKE IS EQUAL TO THE LOVE YOU MAKE" J.Lennon
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giovedì 2 febbraio 2012
Non ho più scritto
del lavoro ma come è evidente tutto è andato a scatafascio. I primi di gennaio mi è stato fatto sapere tramite la mia collega (potrei scrivere un testo lungo una vita sulla vigliaccheria della proprietà e della dirigenza ma alla fine cosa cambierebbe?), di sicuro incollata alla sedia in ufficio visto che è al lavoro da sola tutti i giorni e tutto il giorno e non si capisce come sia possibile tenere una fabbrica aperta per un solo dipendente, che potevo rimanere a casa e che eventualmente mi avrebbero fatto sapere se ci fosse stato bisogno in occasione della spedizione degli ultimi macchinari. Ovviamente da allora non ho più sentito nessuno, e non è certo una sorpresa, ed anch'io non mi sono più messa in contatto con nessuno. Ho bisogno di disintossicarmi da tutto lo schifo che ho provato, e provo tutt'ora, per la meschinità che hanno avuto, non solo nei miei confronti ma di tutti i dipendenti, per la ruffianeria di qualcuno, per non aver avuto il buon senso e la faccia di informare direttamente, quando era il momento, la decisione di non continuare l'attività e che avremmo perso il nostro lavoro illudendoci con pure falsità. Come se in un rapporto di lavoro lungo decenni la parte che riguarda il lato umano fosse un optional. Sì, devo spurgarmi da tutto questo per ricominciare con uno spirito diverso, nuovo...
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