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mercoledì 20 aprile 2011

Potrebbe capitare

Nel libro che sto leggendo si raccontano le ragioni, i dubbi e le contraddizioni profonde che una donna ed un uomo potrebbero dover fronteggiare quando gli capita di innamorarsi davvero nonostante abbiano già un rapporto più o meno stabile e francamente trovo molto difficile, quasi inevitabile come dice l'autore, non identificarmi con uno dei due personaggi. Perchè nonostante tutte le buone intenzioni, e forse anche le profonde convinzioni, non si può negare che nei rapporti, dopo un periodo di tempo più o meno lungo, la prospettiva cambia e cambiano i sentimenti, i pensieri e le percezioni. Potrebbe capitare di accorgersi che quel sentimento che si pensava "per sempre" non lo può essere e forse non lo è mai stato veramente, che si è trasformato in altro, non certo meno profondo, che comprende stima, affetto reciproco, progetti condivisi, senso di responsabilità, perdendo però molto del'iniziale natura durante il suo cammino.
In questo caso il protagonista vive la sua vita in maniera molto lontana dalla mia per cui mi è più difficile capire le sue ragioni; ma la protagonista ad un certo punto descrive, a quello che per il momento è un perfetto sconosciuto, i suoi rapporti, prima con l'ex marito e poi con l'attuale compagno, in un'analisi così lucida che sorprende. Ma quello che maggiormente sorprende è come il suo interlocutore con poche e mirate parole riesce a scavarle nel profondo, a far emergere il suo vero "io" laddove non ci sono riusciti i suoi compagni dopo una convivenza lunga anni. Ed è tutto così vicino alla realtà!
Credo che senza dubbio lo scopo del romanzo sia quello di stimolare una riflessione più interiore e a me viene da pensare, a questo punto, come determinate situazioni siano più comuni di quello che immaginavo. Non che questo mi consoli ma almeno non sono da sola...

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