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sabato 11 giugno 2011

Sono "prigioniera"

e non posso uscire di casa, se non a piedi, perchè la strada è stata chiusa per permettere lo svolgersi di una gara ciclistica. Ogni tanto succede perchè abito in una zona artigianale alla fine del paese dove la strada crea una specie di circuito girando intorno a case e laboratori. E' un po' fastidioso perchè veniamo avvisati sempre all'ultimo momento e, se ti accorgi di aver bisogno di fare acquisti all'ultimo momento, c'è un po' di difficoltà perchè i negozi non sono vicini. Però è anche divertente fare da spettatore specialmente quando, come oggi, a gareggiare sono i bambini che con quelle biciclette "da grandi" sembrano ancora più piccini di quello che sono. Li vedi muovere le gambe ad una velocità impressionante che aumenta sempre di più via via che si avvicinano all'ultimo giro. E lì sì: sembra che volino! E poi hanno un tifo da stadio e le urla di incitamento, di vittoria ed anche di delusione arrivano fin dentro casa anche a finestre chiuse. Ed i pianti, le risa, persino qualche imprecazione, fanno da contorno a quella che per loro è una vera e propria sfida, una giornata davvero importante, che mi auguro possa veramente educarli a diventare grandi.

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